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"Perché vuoi lavorare qui?" - Cosa dire per fare centro

Denny De Caro
4.8.2025

Indice

Chiunque abbia mai fatto un colloquio di lavoro si è trovato davanti, prima o poi, a questa domanda:


👉 “Perché vuoi lavorare qui?”

Sembra semplice, quasi banale. Invece è una delle domande più delicate che un recruiter possa farti. Perché dietro a quelle cinque parole si nasconde molto più di una semplice curiosità: è un vero e proprio test per capire se ti sei preparato, se hai studiato l’azienda, se sei davvero motivato o stai solo sparando candidature a caso.

In questo articolo ti spieghiamo cosa dire (e cosa no), ti aiutiamo a costruire una risposta intelligente, personale e credibile, e ti diamo qualche dritta per far colpo senza sembrare uno che ha imparato la parte a memoria. Perché nel mondo dei colloqui di lavoro, l’onestà paga… ma solo se sai come comunicarla.

Perché ti fanno questa domanda (spoiler: non è solo una formalità)

Quando ti chiedono “perché vuoi lavorare qui?”, stanno cercando di capire tre cose fondamentali:

  1. Hai capito chi siamo? Hai letto davvero qualcosa sull’azienda, oppure hai inviato il CV a raffica sperando in un colpo di fortuna?
  2. Ti interessa davvero questo ruolo? Oppure sei pronto a dire “sì” a qualsiasi cosa pur di avere uno stipendio?
  3. Ti immagini qui nel futuro? L’azienda vuole capire se sei una persona con cui vale la pena investire tempo e formazione.

In pratica, è una domanda-trappola: se rispondi troppo generico sembri disinteressato, se rispondi troppo impostato sembri finto, e se rispondi male… be’, forse era meglio nemmeno presentarsi.

Le risposte sbagliate (evitale come la peste)

Prima di costruire una buona risposta, vediamo qualche esempio di cosa non dire mai:

❌ “Perché ho bisogno di lavorare.”
→ Onesto, ma non basta. Lavorare è un bisogno comune, non un motivo valido per farti scegliere.

❌ “Perché mi serve fare esperienza.”
→ Di nuovo: vero, ma parla solo di te, non dell’azienda. E loro cercano qualcuno che porti valore.

❌ “Perché ho visto l’annuncio e mi è sembrato interessante.”
→ Troppo vago. È come dire “ho fame” al ristorante senza nemmeno leggere il menù.

❌ “Perché ho sentito che pagate bene.”
→ Ci sta pensarlo, ma non è esattamente la prima cosa da dire se vuoi fare colpo.

Come rispondere bene (senza sembrare un robot)

La chiave per rispondere con successo è personalizzare la tua risposta. Devi dimostrare che:

  • Conosci l’azienda (almeno un minimo)
  • Hai capito il ruolo
  • Sai spiegare come tu puoi contribuire

Non serve inventarsi storie epiche o imparare un discorso a memoria. Basta essere sinceri, preparati e un po’ strategici.

Un esempio:

“Ho seguito il vostro lavoro sui social e mi ha colpito il modo in cui comunicate con trasparenza. Mi piacerebbe far parte di un team che dà importanza all’etica nella comunicazione, e penso che con la mia esperienza in content creation potrei contribuire in modo concreto.”

Questo funziona perché:

  • Mostra che conosci l’azienda e apprezzi qualcosa di specifico
  • Parla anche di te, ma in relazione al contesto
  • Fa trasparire motivazione vera, non frasi da manuale

Come prepararti prima del colloquio

Rispondere bene parte prima di entrare in videocall (o in ufficio). Ecco alcune cose che puoi fare per arrivare pronto/a:

  • Stalkera l’azienda. Visita il sito, guarda i social, cerca articoli, leggi su LinkedIn. Cosa dicono di loro? Quali valori comunicano?
  • Leggi bene l’offerta. Spesso le aziende mettono già molte informazioni nella job description. Usa quelle parole chiave nella tua risposta.
  • Trova un motivo sincero. Magari ti piace il prodotto, magari apprezzi il modo in cui lavorano, magari ti rivedi nei valori. Scegline uno reale.

La formula magica (ma personalizzabile)

Puoi costruire la tua risposta come un mini racconto in tre atti:

  1. Motivazione sincera: cosa ti ha spinto a candidarti qui
  2. Connessione personale: cosa ti piace o ti colpisce dell’azienda
  3. Contributo: cosa puoi portare tu al team

Facciamo un altro esempio:

“Mi sono candidato perché il vostro progetto di espansione all’estero mi ha subito colpito: è ambizioso ma concreto. Ho lavorato negli ultimi due anni su mercati internazionali e penso che la mia esperienza possa esservi utile. In più, mi ha fatto piacere leggere che valorizzate la crescita interna: è un tipo di contesto in cui mi vedo davvero.”

Rispondere bene a questa domanda, dunque, richiede allenamento. Prova davanti allo specchio, registra un vocale, chiedi a un amico di farti da finto recruiter.

L’obiettivo non è recitare una parte, ma imparare a parlare di te con chiarezza, sicurezza e un pizzico di strategia.

Nel colloquio di lavoro, chi riesce a comunicare bene il proprio perché ha un vantaggio enorme. Non serve essere perfetti: serve essere preparati, presenti e reali.

La risposta giusta sei tu!

“Perché vuoi lavorare qui?” non ha una risposta universale. Ma ha una regola d’oro: deve essere tua. Vera, sentita, ma anche pensata per far capire chi sei e cosa puoi dare.

Se impari a rispondere bene, non solo aumenti le tue chance di successo nel colloquio di lavoro, ma impari anche a conoscere meglio te stesso. E questa, spoiler, è una skill che ti servirà sempre.

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