Cos’è la growth mindset e perché può cambiare la tua carriera

Hai mai pensato che “non sei portato per qualcosa”?

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Tipo: “Io non sono bravo a parlare in pubblico” oppure “Non capirò mai niente di Excel”. Bene, sappi che non è (solo) vero.

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La differenza tra chi resta fermo e chi cresce spesso non è il talento, ma la mentalità.

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E qui entra in gioco la growth mindset, o mentalità di crescita: un modo di vedere le cose che può letteralmente ribaltare il modo in cui vivi la carriera, lo studio e persino gli errori.

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Ma da dove nasce questo termine? Growth mindset nasce dalla psicologa Carol Dweck, che ha studiato come le persone reagiscono ai fallimenti.
In breve:

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• Chi ha una fixed mindset (mentalità fissa) pensa che le capacità siano innate: “Sono fatto così, non posso cambiare.”
• Chi ha una growth mindset crede invece che le abilità si possano allenare, migliorare e costruire nel tempo.

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In pratica? Non è che chi ha la mentalità di crescita non sbaglia, sbaglia eccome.

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Solo che, invece di farsi schiacciare, usa l’errore come trampolino: capisce cosa non ha funzionato, corregge il tiro e riprova.

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È la differenza tra dire “non ce la faccio” e dire “non ce la faccio ancora”. Sembra sottile, ma nel mondo del lavoro quella parolina cambia tutto.

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Perché la growth mindset è un superpotere nel lavoro

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Il mercato del lavoro cambia ogni due settimane (o almeno così sembra). Nuove tecnologie, nuovi ruoli, nuove richieste. Chi rimane bloccato nel “sono fatto così” rischia di trovarsi fuori gioco.

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Avere una growth mindset significa:

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• Essere curiosi, e non spaventati, davanti a ciò che non si sa;
• Accettare il feedback come alleato, non come giudizio;
• Imparare in modo continuo, anche fuori dagli schemi.

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Le aziende lo sanno: per questo nei colloqui cercano sempre più persone che sanno imparare, non solo che “sanno già fare”. Una skill che, spoiler, vale più di qualsiasi laurea.

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Ok, ma come si costruisce una mentalità di crescita?

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Non serve chiuderti in una grotta zen. Serve allenamento (e tanta autoconsapevolezza).

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Ecco alcune abitudini che fanno la differenza:

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• Cambia prospettiva sugli errori. Quando sbagli, chiediti cosa puoi imparare invece di giudicarti.
• Festeggia i progressi, non solo i risultati. Il percorso conta più del traguardo.
• Circondati di chi ti sfida. Stare in ambienti che stimolano la crescita è metà del lavoro.
• Non aspettare di “essere pronto”. La crescita arriva quando ti butti, non quando sei perfetto.

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Il segreto è trattare ogni nuova esperienza — un progetto, un colloquio, un corso — come un allenamento. E sì, come in palestra: se non sudi un po’, non stai crescendo.

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Questo ti consente di approcciare il mondo del lavoro in modo completamente diverso. Chi coltiva questa mentalità tende a:

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• Cercare nuove sfide invece di evitarle;
• Reagire meglio ai fallimenti;
• Apprendere più in fretta;
• Avere una motivazione più stabile nel tempo.

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E soprattutto, chi ha una growth mindset non si definisce con il ruolo che ha oggi. Capisce che la carriera non è una linea retta ma un percorso pieno di deviazioni, esperimenti e upgrade continui.

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In un mondo dove tutto cambia, la vera sicurezza non è “avere il posto fisso”, ma sapere di poter crescere ovunque ti trovi.

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Se vuoi allenare la tua mentalità di crescita, Kung-Fu Lab è la tua palestra

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Il nome non è un caso: Kung-Fu significa “abilità che nasce dalla pratica costante”. Ed è esattamente quello che facciamo.

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In Kung-Fu Lab puoi:

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• Scoprire percorsi per migliorare le tue skill personali e professionali,
• Conoscere aziende che credono nel talento giovane,
• Partecipare a eventi che ti aiutano a crescere davvero (non solo a “fare curriculum”).

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