Il primo colloquio di lavoro è un po’ come il primo esame all’università: non importa quanto tu abbia studiato, l’ansia si fa sentire. Le mani sudano, la voce trema e nella testa si affollano mille domande: “E se mi chiedono cose che non so? E se mi blocco?”. Relax: è normale e la buona notizia è che con la giusta preparazione puoi trasformare quel momento da incubo a opportunità.
In questo articolo troverai consigli per primi colloqui di lavoro pensati per chi, come te, sta muovendo i primi passi nel mondo professionale.
Un colloquio non si improvvisa. Certo, non puoi prevedere ogni domanda, ma puoi arrivare pronto su alcuni aspetti chiave. Prima di tutto: informati sull’azienda. Non serve recitare la loro storia come Wikipedia, ma mostrare di sapere cosa fanno, in che settore operano e perché ti interessa lavorare lì.
Un altro punto fondamentale è conoscere il tuo CV a memoria. Potrebbe sembrare banale, ma capita a tanti di impappinarsi su date o esperienze scritte mesi fa. Se hai fatto un tirocinio, ricorda esattamente in cosa consisteva e quali competenze hai sviluppato.
Infine, prepara una piccola presentazione di te stesso: chi sei, cosa hai studiato, quali passioni o esperienze ti definiscono. Breve, chiara e con un tocco personale.
Ci sono alcune domande che compaiono in quasi tutti i colloqui. Non servono risposte perfette, ma autenticità e un minimo di struttura.
Allenarti su queste domande ti aiuta a evitare silenzi imbarazzanti e risposte generiche.
E se arriva la domanda difficile? Può capitare, per questo la regola d'oro è non andare nel panico. Meglio ammettere con sincerità “Non ho ancora esperienza diretta su questo, ma mi piacerebbe imparare” piuttosto che improvvisare una risposta confusa. I recruiter apprezzano di più l’onestà e la disponibilità ad apprendere rispetto a una finta sicurezza.
Chi è alle prime armi commette spesso scivoloni che si possono facilmente prevenire:
Piccoli errori che, con un po’ di consapevolezza, puoi trasformare in occasioni per distinguerti.
Molti pensano che il colloquio finisca quando stringi la mano e te ne vai. In realtà, puoi ancora giocarti una carta importante: un messaggio di ringraziamento. Non serve qualcosa di formale eccessivo, basta un’email breve in cui ringrazi per l’opportunità e ribadisci il tuo interesse per la posizione. È un gesto che dimostra professionalità e attenzione ai dettagli.
Devi entrare nell'ottica delle idee che un colloquio non è un interrogatorio, piuttosto una covnersazione. È un momento per conoscersi: loro vogliono capire se sei la persona giusta per il team, tu vuoi capire se quel lavoro fa davvero per te.
Questo cambio di prospettiva ti aiuterà a rilassarti e a mostrare il meglio di te, senza sentirti sotto esame.
Affrontare i primi colloqui di lavoro può sembrare una montagna da scalare, ma con preparazione e il giusto mindset diventa un’occasione per crescere. Gli errori e l’ansia fanno parte del gioco, ma ogni colloquio ti lascia qualcosa in più: un feedback, una consapevolezza, un allenamento in più per il prossimo.
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